Il male e il dolore non devono essere considerati come problema, ma come prospettiva imprescindibile, anche se non esclusiva, da cui guardare il mondo. Farlo significa compiere un atto di omaggio intellettuale alla vita, la quale può essere compresa solo osservandola come totalità, per quello che effettivamente è, e non per quello che si vorrebbe che fosse amputandone una parte. Io penso che la religione debba dare agli uomini la possibilità di conciliarsi con la vita e la conseguente pace interiore, ma per fare ciò è assolutamente necessario guardare con onestà al tutto della vita e quindi passare attraverso il travaglio del negativo: «La vita di Dio e il conoscere divino possono si venire espressi come un gioco dell’amore con se stesso; ma questa idea degrada fino alla predicazione e addirittura all’insipidezza quando mancano la serietà, il dolore, la pazienza e il travaglio del negativo» (Hegel).
Categoria: Padre Agostino
Male Morale
Se quanto detto sopra vale per il “male fisico”, come spiegare il “male morale” operato deliberatamente dagli esseri umani, che a mio avviso è l’unica forma di disordine che merita veramente il nome di male?
I Domenica di Quaresima
VATTENE SATANA
ADORERAI IL SIGNORE TUO DIO
Mt 4,1-11
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.